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      Siccome nei suddetti piccoli vasi (Tab. LXXXIV) le piante non arrivarono alla loro naturale altezza, quattro incrociate e quattro autofecondate furono ottenute con eguali semi, e piantate in coppie nei punti opposti di quattro grandi vasi con buonissima terra, onde non fossero sottoposti alla benchè minima lotta fra loro. Quando furono in fiore, mi dimenticai di misurarle, ma trovo nelle mie note che le autofecondate erano superiori alle altre di 0m,050 a 0m,075. Noi abbiamo visto che i fiori delle piante originarie o generatrici che furono incrociate col polline d'una pianta distinta diedero assai meno grani di quelle che furono fecondate col loro proprio polline; e l'esperienza, che abbiamo or ora narrata, come quella indicata nella Tab. LXXXIV, ci mostra chiaramente che le piante ottenute dai semi incrociati furono più piccole che quelle prodotte da semi autofecondati, ma solo quando le piante non furono soverchiamente addensate. Quando furono agglomerate e poste in lotta fra loro, le incrociate e le autofecondate furono quasi uguali.
      Piante incrociate ed autofecondate della seconda generazione. - Dodici fiori di piante incrociate vegetanti in quattro vasi ed appartenenti all'ultima generazione descritta, furono incrociati col polline d'una pianta incrociata che vegetava in uno degli altri vasi. - Altri dodici fiori di piante incrociate furono fecondati col loro proprio polline. Tutti produssero bellissime capsule. Dieci capsule incrociate contenevano grammi 2,529 di semi, e dieci autofecondate ne contenevano grammi 2,453, cioè come 100 a 97. - Alcuno di questi semi, in istato di germinazione, fu collocato in coppie nei punti opposti di cinque grandi vasi.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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