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      Altri trenta fiori delle stesse piante illegittime furono fecondati col loro proprio polline, e produssero diciassette capsule contenenti in media trentatre semi. Ecco una fecondità massima: essa è più grande, io credo, di quella che si ottiene generalmente con delle piante a lungo stilo, fecondate illegittimamente e viventi allo scoperto. Essa è più grande ancora di quella delle anteriori generazioni illegittime, i di cui fiori furono tuttavia fecondati col polline d'una pianta distinta della medesima forma.
      Questi due gruppi di semi non germogliando bene nella pura sabbia, furono seminati nei punti opposti di quattro vasi, e le loro pianticine furono diradate finchè dall'una e dall'altra parte ne restò un numero eguale. Per qualche tempo non vi fu differenza notabile fra i due gruppi, e nel vaso III (Tabella XCIII) le piante autofecondate furono anzi le più alte. Ma al momento in cui produssero i loro cauli fiorali, le piante legittimamente incrociate furono molto più belle, e più verdi e più larghe le loro foglie. Misurai la larghezza delle foglie più grandi, e quella delle piante incrociate fu di 0m,007 superiore a quella delle autofecondate. Essendo state le piante troppo agglomerate, produssero sei assi fiorali corti e stentati. - Misurai le due migliori di ciascun gruppo. Le otto misurate, fra le piante legittimamente incrociate, ebbero l'altezza media di 0m,103, e le otto fra le illegittimamente autofecondate 0m,070, cioè come 100 a 72.
      Queste piante, dopo la fioritura, furono trapiantate dal vaso all'aperto in bonissimo terreno.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Tabella XCIII