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      Essendo la stagione stata sfavorevole, le piante incrociate diedero soltanto quaranta assi fiorali con 168 buone capsule, mentre le autofecondate non ne ebbero che due, con 6 capsule di cui la metà fu poverissima. Per tal modo la fecondità nei due gruppi, se se ne giudica dal numero delle capsule, fu come 100 a 3,5.
      Esaminando l'enorme differenza in altezza e fecondità delle due serie di piante, noi dobbiamo sempre tener in mente che essa è il risultato di due fattori distinti. Le piante autofecondate furono il prodotto della fecondazione illegittima esercitata per cinque generazioni successive, nelle quali tutte le piante (eccetto quelle dell'ultima generazione) erano state fecondate col polline preso da un individuo distinto, appartenente alla stessa forma ma in una certa qual parentela con loro. Le piante erano state pure sottoposte, in ciascuna generazione, a condizioni esattamente analoghe. - Questo solo trattamento, come ebbi in seguito a persuadermi, bastò a limitare notabilmente l'altezza e la fecondità della discendenza. D'altra parte le piante incrociate discendevano da una pianta a lungo stilo, della quarta generazione illegittima, incrociata col polline d'una pianta a corto stilo, la quale, come i suoi progenitori, era vissuta in condizioni differentissime; quest'ultima circostanza soltanto bastò a rinvigorire la discendenza, come possiamo dedurlo dalle numerose esperienze già riferite. Ciò che è impossibile di determinare si è l'importanza proporzionale da attribuirsi a questi due fattori, poichè l'uno tende a danneggiare la discendenza autofecondata, l'altro a favorire la discendenza incrociata.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584