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      D'altra parte, un incrocio fra due varietà di pisello, portò nei discendenti una naturale superiorità in sviluppo e in vigorìa sulle autofecondate della stessa varietà, come l'hanno dimostrato due eccellenti osservatori. Secondo le mie proprie osservazioni (fatte è vero non colla massima diligenza) la discendenza delle varietà incrociate, fu alle fecondate, in un caso come 100 a 75 circa, in un altro come 100 a 60.
      8. Lathyrus odoratus. - Il pisello odorato, per quanto riguarda l'autofecondazione, è nelle stesse condizioni del pisello comune. Noi abbiamo visto, che le pianticine nate da un incrocio fra due varietà, non differendo in altro che nel colore dei fiori, stavano alle pianticine autofecondate della stessa pianta madre, in altezza, come 100 sta ad 80, e nella seconda generazione come 100 ad 88. A dir vero non posso assicurare che un incrocio fra due piante della stessa varietà non avrebbe avuto alcun buon risultato, ma scommetterei di no.
      9. Petunia violacea. - Le piante inter-crociate della stessa origine, in quattro generazioni successive, sopra cinque, superarono d'assai in altezza le autofecondate. Queste ultime, nella quarta generazione furono incrociate con un nuovo ceppo, e le pianticine così ottenute furono poste a confronto colle piante autofecondate della quinta generazione. Le incrociate superarono in altezza le autofecondate, nella proporzione di 100 a 66, e in peso in quella di 100 a 26. Tale differenza, benchè elevatissima, è tuttavia minore di quella che risultò fra le piante inter-crociate dello stesso ceppo, messe in confronto coi soggetti autofecondati della generazione corrispondente.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Lathyrus Petunia