Pagina (312/584)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nondimeno, se non avessi praticato questo metodo nella Tabella C, io non avrei scoperto questo fatto importante, che, cioè, malgrado il vantaggio derivato da un incrocio per più generazioni, alla discendenza delle piante fra loro un poco parenti e sottoposte a condizioni vegetative perfettamente eguali, l'inter-crociamento, dopo un dato tempo, non dà più alcun vantaggio sulla discendenza. Io non avrei neanche saputo che le piante autofecondate delle ultime generazioni possono essere incrociate con piante inter-crociate, tutte appartenenti alla origine stessa, senza grande profitto, mentre che il vantaggio è grandissimo quando tale incrocio si fa con un nuovo ceppo.
      Per quanto riguarda la maggior parte delle piante contenute nella Tabella A, non ho niente di particolare da dire. Tutte le particolarità che sono state indicate, quando si trattava di ciascuna specie, potranno vedersi col mezzo della Tabella ai loro posti speciali. Le cifre nella colonna di destra indicano l'altezza media delle piante autofecondate, rappresentandosi col numero 100 quella delle incrociate colle quali furono messe a confronto. Questa Tabella non contiene qualche caso in cui le incrociate o le autofecondate furono coltivate in piena terra, per evitare soverchia concorrenza di cifre. Essa contiene, come abbiamo veduto, piante appartenenti a cinquantaquattro specie; ma siccome molte di queste furono misurate in varie generazioni successive, vi sono ottantatre casi di proporzioni fra le piante incrociate e le autofecondate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Tabella C Tabella A Tabella Tabella