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      Nondimeno quando le otto incrociate e le otto autofecondate furono tagliate e pesate, le prime stavano in peso alle seconde come 100 a 49. - Non si può quindi dubitare che le incrociate di questa specie siano superiori in bellezza e vigorìa alle autofecondate; non saprei poi render ragione perchè le piante autofecondate della terza generazione, benchè leggerissime e debolissime, si siano sviluppate al punto da essere quasi eguali in altezza alle incrociate.
      2. Lobelia fulgens (prima generazione). - Le piante incrociate di questa generazione furono di molto inferiori alle autofecondate e nella proporzione di 100 a 127. Sebbene due coppie soltanto siano state misurate (ciò che è troppo piccolo numero per inspirare fiducia), tuttavia dopo altri esempi dati nel paragrafo relativo a questa specie, egli è certo che le piante autofecondate furono d'assai superiori alle incrociate. Siccome per la fecondazione incrociata e diretta dei generatori io mi sono servito d'un polline inegualmente maturo, è possibile che il non grande sviluppo della discendenza sia da attribuirsi a questa causa. Nella successiva generazione fu tolta questa causa d'errore; si ottenne un maggior numero di piante, e allora l'altezza nuova delle ventitre piante incrociate fu a quella delle ventitre opposte come 100 a 91. Noi potremmo quindi dubitare che l'incrocio fosse favorevole a questa specie.
      3. Petunia violacea (terza generazione). - Otto piante incrociate furono, in altezza media, ad otto autofecondate della terza generazione come 100 a 131, ed in età più fresca le incrociate furono ancora inferiori.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Lobelia Petunia