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      Il sig. Galton, dopo aver studiato alcune delle mie Tabelle, fa questa osservazione: "È evidentissimo che le colonne delle piante autofecondate, racchiudono un maggior numero di soggetti piccolissimi" e la frequenza di queste piante stentate è in istretta relazione col fatto delle avvenute morti premature. Le piante autofecondate completavano il loro sviluppo e si disseccavano prima delle inter-crociate, e queste, prima delle discendenti da un nuovo ceppo.
      Periodo di fioritura. - In alcuni casi, come in quello della Digitalis, del Dianthus e della Reseda, furono più ricche di infiorescenze le incrociate che le autofecondate; ma ciò forse non è da attribuirsi ad altro che al loro maggiore sviluppo, perchè nella prima generazione di Lobelia fulgens, in cui le autofecondate superarono di molto in altezza le incrociate, la maggior parte di queste non produssero infiorescenze. In moltissime specie le piante incrociate mostrarono una decisa tendenza a fiorir prima delle autofecondate nel vaso stesso. Del resto, sappiasi, che non m'è rimasto alcuna nota sulla fioritura di molte specie, e quando cominciai a prender cura anche di questa, osservai soltanto la prima pianta che fioriva in ciascun vaso, benchè ve ne fossero più coppie. Ora io darò tre liste: l'una contenente le specie nelle quali la prima a fiorire fu un'incrociata; la seconda, le specie nelle quali fiorì prima un'autofecondata; la terza, indicherà le specie che fiorirono simultaneamente.
      Specie, le cui piante prime a fiorire, furono d'una parentela incrociata.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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