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      Del certo io parlerò ancora dell'insufficienza di un incrocio tra fiori d'una stessa pianta, quando parlerò della parte che prendono gli insetti nella fecondazione incrociata dei fiori.
      Della trasmissione di buoni effetti d'un incrociamento, e dei cattivi effetti della fecondazione diretta. - Noi abbiamo visto che le pianticine ottenute da un incrocio fra piante distinte superavano quasi sempre le loro avversarie autofecondate in peso, in altezza e in fecondità. Per assicurarmi se tale superiorità sarebbe trasmessa oltre la prima generazione, coltivai delle pianticine, per tre generazioni, di incrociate e di autofecondate. Queste due categorie furono allora fecondate nello stesso modo, e non già, come viene indicato in molti casi contenuti nelle Tabelle A, B e C, nei quali le incrociate furono nuovamente incrociate e le autofecondate nuovamente autofecondate.
      In primo luogo, ottenni delle pianticine da semi autofecondati prodotti sotto un velo da piante sia incrociate, sia autofecondate di Nemophila insignis; queste ultime stavano alle prime come 133 sta a 100. Ma queste pianticine essendosi ammalate nella loro prima età, crebbero tanto irregolarmente, che molte di loro furono cinque volte più grandi di alcune loro compagne. Questa esperienza è quindi senza valore, ma mi sono creduto in obbligo di riferirla, appunto perchè contraria alle mie conclusioni generali. Devo aggiungere che in queste due esperienze, come nelle altre due seguenti, le due serie di piante furono coltivate nei punti opposti d'uno stesso vaso e trattate in modo affatto eguale.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Tabelle A Nemophila Devo