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      Le inter-crociate di questa terza generazione produssero anch'esse fiori d'una tinta quasi tanto uniforme quanto quelli delle piante autofecondate.
      Petunia violacea. - In questo caso io sperava di trovare nelle mie note che i fiori del generatore che fu per la prima volta autofecondato, fossero "d'un colore porpora scuro". Nella quinta generazione autofecondata, ciascuna delle ventuna autofecondate che vegetavano in vasi e tutte le piante coltivate all'aperto in due lunghe file, produssero fiori della tinta assolutamente eguale, cioè a dire d'un colore carne-pallido, d'una bruttezza particolare, e, per conseguenza, assai diverso da quello del generatore. Io credo che questo cambiamento di colore sia avvenuto un po' alla volta, ma io non ho fatta alcuna nota in proposito, perchè questo argomento non m'interessò se non quando fui sorpreso dalla tinta uniforme delle piante autofecondate della quinta generazione. Nelle piante inter-crociate della corrispondente generazione, i fiori furono dello stesso color carne-pallido, ma non affatto uniformi, come quelli delle autofecondate, di cui alcuni furono pallidissimi e quasi bianchi. Le autofecondate coltivate in piena terra in una lunga serie furono anch'esse rimarchevoli per la loro altezza uniforme, come pure le inter-crociate, sebbene un po' meno. Le due serie erano state confrontate con moltissime piante ottenute contemporaneamente in simili condizioni, dai soggetti incrociati della quarta generazione e incrociati di bel nuovo con un nuovo ceppo.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584