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      (87) Io meravigliai di questo fatto quando constatai che le piante inglesi, dopo essere state coperte da un velo, diedero un buon numero di capsule, e che queste contenevano dei grani il di cui peso, paragonato a quello delle piante inter-crociate dalle api, era come 71 a 100. Del resto il prof. Hildebrand ha trovato che questa specie è molto più autosterile in Germania ch'io non l'abbia trovata in Inghilterra, perchè le capsule prodotte dai fiori autofecondati, paragonate a quelle dei fiori inter-crociati, contenevano dei semi solo nella proporzione di 11 a 100. Dietro mia domanda F. Müller mi inviò dal Brasile dei semi di questa pianta autosterile, e ne ottenni delle pianticine. Due di queste furono coperte da un velo, e una d'esse non mi diede che una sola capsula sprovvista di semi buoni, ma ne produsse qualcheduna dopo la fecondazione artificiale col proprio polline. L'altra pianticina produsse, sotto un velo, otto capsule, delle quali una conteneva trenta semi, e il numero medio di questi fu di dieci per ciascuna. Otto fiori di queste due piante furono artificialmente autofecondati e diedero sette capsule contenenti in media dodici semi. Otto altri fiori essendo stati impregnati col polline d'una pianta distinta del ceppo brasiliano, produssero otto capsule che contenevano in media ottanta semi, ciò che dà la proporzione di 15 semi (per le capsule autofecondate) a 100 (per le incrociate). A stagione più avanzata, dodici fiori di queste due piante furono artificialmente autofecondati, ma essi produssero solamente due capsule contenenti da tre a sei semi.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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