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      Abutilon Darwini. - Sementi di queste piante mi furono spedite da F. Müller, che le aveva trovate completamente sterili nel loro paese natale, il sud del Brasile, a meno che non fossero fecondate dal polline d'una pianta distinta, sia artificialmente sia col mezzo degli uccelli-mosca.(88) Da queste piante si ottennero molti semi e furono conservati nella serra calda. Essi produssero, al principio della primavera, dei fiori, e venti di questi furono fecondati, alcuni col polline dello stesso fiore, altri col polline d'un altro fiore della pianta stessa: non si ottenne alcuna capsula, tuttavia gli stigmi, ventisette ore dopo l'applicazione del polline erano penetrati dai tubi pollinici. Nel tempo stesso, essendosi fecondati diciannove fiori, col polline d'una pianta distinta, produssero tredici capsule tutte piene di bei semi. Sarebbesi ottenuto certo un maggior numero di frutti da cotesto incrocio, se i diciannove fiori non avessero appartenuto ad una pianta che in seguito si mostrò, per una causa ignota, completamente sterile con qualsiasi polline. Per cui, malgrado la lontananza, le piante si comportarono nel modo stesso che al Brasile, ma col procedere della stagione, al fine di maggio e in giugno, esse cominciarono a produrre, sotto un velo, qualche capsula spontaneamente autofecondata. Dopochè si constatò questo fatto, furono fecondati sedici fiori col loro proprio polline, e diedero cinque capsule, contenenti in media 3,4 semi. Nello stesso tempo, io presi a caso quattro capsule sulle piante vicine, vegetanti allo scoperto, i cui fiori erano stati visitati dai calabroni, ed essi contenevano 21,4 semi; per cui i semi delle capsule naturalmente inter-crociate stavano a quelli contenuti dalle autofecondate come 100 sta a 16. L'importante di questo fatto è che le piante che furono allevate in condizioni poco naturali, dopochè vissero in vasi nella serra calda sotto un altro emisfero, con un completo rovesciamento di stagioni, diventarono un po' fertili per se stesse, mentre sono sempre affatto sterili nel loro paese nativo.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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