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      Quanto alla distanza che può percorrere il polline, noi possiam dire che nessun esperimentatore deve sperare di ottenere, per esempio, dei semi di cavolo puri, se una pianta di un'altra varietà si trova a due o trecento metri distante. Un accurato osservatore, il defunto Marters di Canterbury, mi assicurò che un'annata egli ebbe quasi tutta la sua raccolta di semi "infestata da un ibrido porpora" per l'influenza di qualche pianta di cavolo porpora che fioriva in un giardino del villaggio 800 metri distante: nessun'altra di tali piante vegetava nel vicinato.(112) Ma il caso più notevole è quello riportato dal sig. Godron(113) che ha dimostrato dai caratteri degli ibridi prodotti, che la Primula grandiflora dovette essere stata incrociata col polline della Primula officinalis, portato dalle api dalla distanza di circa 2 chilometri.
      Tutti coloro che si sono molto occupati dell'ibridazione insistono sulla facilità che hanno i fiori evirati di essere fecondati dal polline di piante lontane della stessa specie.(114) Il caso seguente dimostra tal fatto chiaramente. Gärtner, quando non aveva ancora esperienza, evirò e fecondò 520 fiori, presi da varie specie col polline di altri generi e d'altre specie e li lasciò poi liberi a se stessi; ma, come egli dice, gli venne la felice inspirazione che alcuni fiori della stessa specie vivevano a non meno di cinque o sei cento metri lontani.(115) Ne risultò che 289 di questi 520 fiori non produssero semi, o che i semi prodotti non germogliarono.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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