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      Per arrivare a questa conclusione io fui guidato dalla frequenza con cui le piante di ordini diversi diventano cleistogene, ma io non conosco alcuna specie i cui fiori tutti lo sarebbero costantemente. Il Leersia, più che tutti si avvicina a questo stato, ma, come ho detto, è noto che questa pianta produce dei fiori perfetti in alcune piante della Germania. Molte altre piante della classe delle cleistogene, per esempio l'Aspicarpa, in una serra calda, è rimasta più anni senza produrre fiori perfetti, ma ciò non vuol dire che lo stesso farebbe nel suo paese natale, appunto come la Vandellia, che non mi diede fiori cleistogeni se non in qualche anno. Le piante di tal classe hanno comunemente, ogni stagione, le due specie di fiori, ed i fiori perfetti di Viola canina danno belle capsule, ma solo quando sono visitati dagli insetti. Noi abbiamo veduto che le pianticine di Ononis minutissima, ottenute da fiori perfetti, fecondati col polline di un'altra pianta, furono più belli che quelli nati dai fiori autofecondati, e così fu, in una data proporzione, della Vandellia. Per cui, siccome non v'è esempio che una specie, avente, al suo momento opportuno, fiori piccoli e oscuri, li abbia trasformati in cleistogeni, io credo che le piante le quali hanno attualmente fiori piccini e cupi, restino accidentalmente inter-crociate dagli insetti nel momento che si aprono i loro fiori. Ho a lamentare un vuoto in questo mio lavoro, per non aver fatte esperienze sopra questi fiori, in causa della difficoltà di fecondarli, e dall'aver io allora ignorato l'importanza dell'argomento.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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