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      Tuttavia tali casi si possono comprendere; quasi tutte le piante restano accidentalmente inter-crociate; se dunque una specie entomofila cessa di essere visitata dagl'insetti, essa perirebbe se non diventasse anemofila. Una pianta sarebbe abbandonata dagli insetti s'ella non secernesse più nèttare, a meno che non possegga una grande quantità di polline, per attirarli; e siccome noi abbiamo veduto che la secrezione del liquido zuccherato delle foglie o delle glandule dipende in molti casi dalle condizioni climateriche; siccome, d'altra parte, alcuni fiori che oggi non producono più nèttare, hanno ancora delle strie conduttrici, colorate, ne segue che il cessare della secrezione non può considerarsi assolutamente improbabile. Lo stesso avverrebbe pure se alcuni insetti alati o cessassero di esistere in una regione o vi diventassero rarissimi. Attualmente non esiste che una sola pianta anemofila nel gran gruppo delle Crocifere, ed è nella terra di Kerguelen,(157) dove esiste appena qualche insetto alato, probabilmente perchè (come io pensai da ciò che ho veduto a Madera) essi corrono gran pericolo d'essere spinti nel mare dal vento e distrutti.
      Un fatto notevole nelle piante anemofile è quello di essere dicline; sono cioè, o monoiche coi loro semi separati sulla stessa pianta, o dioiche coi sessi divisi per individui distinti. Nella Monoecia di Linneo, Delpino(158) dimostra che le specie sono anemofile in ventotto generi ed entomofile in diciassette. Nella classe della Dioecia le specie sono anemofile in dieci generi ed entomofile in diciannove.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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