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      V'è un fatto analogo che mi par bene di riferire. Nelle mie Origini delle specie, ho fatto osservare che in Inghilterra esiste un maggior numero di alberi e di arbusti che di piante erbacee dicline o dioiche. Lo stesso è pure, secondo Asa Gray e Hooker, nell'America del Nord e nella Nuova-Zelanda.(161) Vi sono però dei dubbi sulla generalità di questa regola, perchè così non deve avvenire in Australia. Ma mi si assicura che i fiori degli alberi che predominano in Australia, cioè le Mirtacee, abbondano d'insetti, per cui se esse fossero dicogame potrebbero essere praticamente considerate come dicline.(162) Riguardo alle piante anemofile noi sappiamo che esse possono separare i loro sessi e noi possiamo dedurre che sarebbe sfavorevole per loro se mettessero fiori bassi e vicini alla terra, atteso che il loro polline non potrebbe essere trasportato assai lontano dal vento;(163) ma siccome noi sappiamo che gli steli delle Graminacee raggiungono una sufficiente altezza per poter ricevere il polline, noi non possiamo con questa spiegazione renderci ragione della diclinità in tanti alberi ed arboscelli. Dalla precedente discussione, noi possiamo concludere che un albero, che ha numerosi fiori ermafroditi sarebbe raramente inter-crociato da un altro albero a meno che non operasse la preponderanza di un polline straniero sopra quello proprio del fiore. Attualmente la separazione dei sessi nelle piante, sia entomofile che anemofile, sarebbe il miglior ostacolo all'autofecondazione, e quella dev'essere la causa dello stato diclino di tanti alberi ed arboscelli.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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