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      Dalle precedenti considerazioni noi possiamo conchiudere che nei due suddetti casi della Digitale, ed anche di quelle piante che ingrandirono in più migliaia di generazioni, nello stesso luogo, noi siamo condotti ad esagerare l'identità assoluta delle condizioni alle quali furono sottoposte le piante. Noi, infatti, possiamo almeno ammettere senza difficoltà che tali piante vissero in condizioni abbastanza distinte perchè i loro elementi sessuali si potessero differenziare, in quanto che noi sappiamo che una pianta propagata per più generazioni in un altro giardino dello stesso paese, si calcola come un nuovo ceppo, ed ha gran potenza di fecondazione. Il curioso caso delle piante che possono fecondare un altro individuo della stessa specie e restarne fecondate, mentre sono completamente sterili col loro proprio polline, diventa spiegabilissimo, se la mia opinione ora proposta è esatta, che, cioè, gl'individui della stessa specie vegetando naturalmente agglomerati, non siano stati realmente in condizioni eguali durante le varie anteriori generazioni.
      Alcuni naturalisti affermano che vi è in tutti gli esseri una tendenza innata a migliorare il proprio organismo, indipendentemente dall'azione esterna (193), essi vorrebbero pure spiegare, e le leggere differenze che distinguono i diversi individui della stessa specie, sì nei caratteri esterni che interni, e le differenze più notevoli che esistono fra due varietà molto affini. È impossibile di trovare due soggetti affatto eguali; e se noi seminiamo in condizioni le più simili un dato numero di semi d'una stessa capsula, essi germoglieranno e cresceranno in modo diverso; resisteranno in diverso modo al caldo e al freddo; e probabilmente (come ciò avviene anche negli animali d'una stessa specie) essi saranno diversamente offesi o da uno stesso veleno o da una stessa malattia.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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