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      Per cui, qualunque desiderasse accoppiare animali molto affini fra loro, dovrà allevarli nelle condizioni più differenti che sia possibile. Alcuni allevatori, guidati dalla loro acuta osservazione, hanno operato in conformità a questo principio, educando degli animali in due o più fattorie poste in luoghi diversi. In seguito hanno accoppiati questi animali provenienti da luoghi differenti con molto vantaggio.(197) Lo stesso metodo viene seguito, senza saperlo, tutte le volte che alcuni maschi allevati in una località sono condotti per la riproduzione, agli allevatori d'un altro paese. Per la ragione stessa che certe categorie di piante soffrono molto più dall'autofecondazione che da altro, è probabile che un'analoga differenza deva succedere anche negli animali troppo affini fra loro. Gli effetti di queste unioni fra animali troppo affini, a giudicarne da ciò che avviene nelle piante, devono consistere nel scemare della vigorìa generale e della fecondità, senza la necessità che peggiori la forma; ciò che costituisce, a quanto sembra, il risultato ordinario.
      È una precauzione comune presso gli orticultori di procurarsi dei semi da luoghi d'un terreno differentissimo, per non ottenere piante allevate in condizioni eguali per molte generazioni. Ma per tutte le specie che si incrociano facilmente per mezzo degli insetti o del vento, sarebbe assai meglio appigliarsi al sistema di ottenere i semi della varietà richiesta prodotti da piante mantenute per più generazioni in condizioni assai diverse, poi di seminarle in serie alternate con semi maturati nelle primitive località. Per tal modo le due provenienze s'inter-crocieranno e confonderanno tutta la loro organizzazione senza che la varietà perda niente della sua purezza, e da tal pratica si avranno risultati molto più favorevoli che da un semplice scambio di semi.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584