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      (30) Die Befruchtung, p. 139.
      (31) Zur speciesfrage (Sulla quistione della specie), 1875, p. 53.
      (32) M. J. Scott ha trovato (Report on the Experimental Culture of the Opium Poppy, Rapporto sulla cultura esperimentale del Papavero da oppio Calcutta 1874, p. 47) che nel caso del P. somniferum, il levare la superficie stigmatica prima dello schiudersi dei fiori impedisce la produzione dei semi. Ma se tale operazione è praticata "il secondo giorno, od anche qualche ora dopo l'antesi, si produce già una fecondazione parziale, e si maturano invariabilmente dei buoni semi". Questo prova quanto sia precoce l'atto della fecondazione.
      (33) Il prof. HILDEBRAND, in Germania, ha esperimentato sopra assai più piante di me, ed ha trovato che la loro autosterilità è più notevole. Diciotto capsule prodotte coll'incrociamento contennero in media 85 grani, mentre che 14 capsule di fiori autofecondati ne contenevano in media 9, cioè come 100 sta a 11 (Jahresb. für wissensch. Botanik, Bd. VIII, p. 467).
      (34) I fiori di queste piante sono stati completamente descritti da SPRENGEL, HILDEBRAND, DELPINO e H. MÜLLER. Quest'ultimo ha riassunto tutte le osservazioni anteriori nel suo Befruchtung der Blumen e nella Nature, 15 maggio 1873, p. 50, e qualche memoria del sig. KITCHENER (ibidem, p. 143). I fatti che seguono relativi al coprimento d'una pianta di Viola tricolor, sono stati ricordati dal sig. John LUBBOCK nei suoi British Wild Flowers (Fiori selvatici britannici), p. 62.
      (35) Devo osservare che questa mosca non sembrava che succhiasse il nèttare, ma che fosse attirata dalle papille contornanti lo stigma.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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