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      D'altra parte egli tenne vivi dei grossi lombrici per quasi quattro mesi, tenendoli interamente sommersi nell'acqua (9). Durante l'estate, quando il terreno è asciutto, essi si affondano a una notevole profondità e cessano dal lavorare, come fanno pure nell'inverno quando il suolo è gelato. I lombrici hanno costumi notturni, e la notte si possono vedere brulicare in gran numero, ma consuetamente tengono la coda sempre dentro alle loro buche. Espandendo questa parte del loro corpo, e aiutandosi delle setole, brevi e pieghevoli, di cui il loro corpo è munito, essi si tengono così fortemente attaccati al terreno che si rompono quando si vuole svellerli da quello (10). Di giorno rimangono nelle loro buche, tranne nella stagione dello accoppiamento, quando quelli che dimorano nelle buche vicine espongono la maggior parte dei loro corpi per un'ora o due nel primo mattino. Gl'individui ammalati, che sono generalmente intaccati dalla larva parassita di una mosca, debbono eccettuarsi, perchè vanno vaganti intorno durante il giorno e muoiono alla superfice.
      Dopo una pioggia dirotta che segue dopo un tempo di lunga siccità, si osserva un numero straordinario di lombrici morti sul terreno. Il Galton m'informò che in una tale circostanza (marzo 1881), i lombrici morti erano in media uno per ogni due passi e mezzo in lunghezza e quattro passi in larghezza in un viale di Hyde-Park, largo quattro passi. Egli contò non meno di 45 lombrici morti in un punto lungo sedici passi. Dai fatti menzionali sopra non è probabile che quei vermi possano essere stati annegati, perchè se fossero stali annegati sarebbero morti nelle loro buche.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





Galton Hyde-Park