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      Così pure in un pavimento recentemente dissotterrato di una villa romana ad Abinger (che descriveremo in seguito) i lombrici ostinatamente aprivano le loro buche quasi ogni notte, quando queste erano state richiuse e bene calpestate, sebbene raramente riuscissero a trovare qualche pietruzza colla quale proteggerle.
      Intelligenza dimostrata dai lombrici nel modo in cui turano le loro buche. - Se un uomo dovesse turare un piccolo buco cilindrico, con foglie, picciuoli o ramoscelli, egli li spingerebbe dentro per la loro estremità aguzza; ma se questi oggetti fossero sottilissimi in confronto della larghezza del buco, egli probabilmente li farebbe entrare per la parte più larga e più grossa. La sua guida sarebbe in questo caso l'intelligenza. Sembrava quindi naturale e utile di osservare con cura come i lombrici trascinino le foglie nelle loro buche; se le tiravano per la punta, per la base o per le parti mediane. Sembrava specialmente utile far questo nel caso di piante non indigene del nostro paese; perchè, quantunque l'uso di trascinare le foglie nei loro buchi sia senza dubbio istintivo nei lombrici, tuttavia l'istinto non poteva insegnar loro come fare nel caso di foglie intorno alle quali i loro progenitori non sapevano nulla. Inoltre, se i lombrici operavano soltanto per impulso ereditato invariato, essi si avrebbero trascinato dentro nelle loro buche ogni sorta di foglie, tutte nello stesso modo. Se non fossero dotati di un cosiffatto istinto definito, avremmo dovuto aspettarci che il caso fosse per determinare se la foglia fosse presa per la punta, per la metà o per la base.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





Abinger