Pagina (68/231)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Neppure sono le loro azioni tanto invariabili od inevitabili quanto sono molti veri istinti.
      Siccome i lombrici non sono guidati da istinti speciali in ogni caso particolare, sebbene posseggano un istinto generale, quello di turare la bocca delle loro buche, e siccome è esclusa l'azione del caso, la conclusione più probabile che viene in seguito a ciò sembra essere che essi tentano in varie maniere di trascinare dentro gli oggetti, e finiscono in un qualche modo per riuscire. Ma fa meraviglia vedere come un animale tanto inferiore nella serie degli esseri quanto un lombrico possa avere la capacità di operare così, mentre molti altri animali assai più elevati non posseggono questa capacità. Per esempio, si veggono le formiche trascinare invano un oggetto trasversalmente al loro corso, il quale avrebbero potuto tirare facilmente per lungo; sebbene dopo un certo tempo esse generalmente finiscano per operare nel modo migliore. Il Fabre afferma (32) che uno sphex - insetto che appartiene allo stesso ordine altamente dotato che le formiche - riempie il suo nido di grilli paralizzati, i quali sono invariabilmente introdotti nella buca per le antenne. Quando si tagliavano queste rasenti al capo lo sphex li ghermiva pei palpi; ma quando anche questi erano tagliati, l'insetto abbandonava il tentativo di introdurre la preda nella sua buca. Lo sphex non aveva l'intelligenza necessaria per afferrare una delle sei zampe o l'ovopositore del grillo, che, come osserva il Fabre, avrebbero servito allo stesso scopo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





Fabre Fabre