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      Le buche scendono perpendicolari, o più comunemente sono un po' oblique. Talora si dice che si diramino; ma per quanto io n'abbia veduto, questo non ha luogo, tranne nel terreno lavorato di fresco e presso alla superfice. Sono generalmente, e secondo me invariabilmente, tappezzate da uno strato sottile di terra fina, scura, rigettata dai lombrici; cosicchè debbono dapprima avere un diametro un po' più grande di quello che non sia il diametro terminale. Vidi parecchie buche nella sabbia non toccata così tappezzate a una profondità di 1m,35; e altre presso alla superfice tappezzate pure nel suolo recentemente lavorato Le pareti delle buche fatte di fresco sono sovente cosperse di pallottoline rotonde di terra rigettata, ancora molle e viscida; e queste, da quanto pare, sono sparse da tutte le parti dal lombrico mentre va su e giù per la sua buca. La tappezzeria così formata diviene molto compatta e liscia quando è quasi asciutta, e si adatta convenientemente al corpo del lombrico. I minutissimi peli ripiegati che sporgono in file sui due lati del corpo hanno così un eccellente punto di appoggio; e la buca diviene in tal modo adatta pel rapido muoversi dell'animale. Sembra anche che questa sorta di cemento rinforzi le pareti, e forse salva il corpo del lombrico dall'essere graffiato dalle asperità di esse. Credo questo perchè parecchie che attraversavano uno strato di cenere di carbone stacciata, sparsa sopra l'erbetta ad uno spessore di 37 millimetri, erano state incrostate così con uno spessore insolito.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231