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      Sull'argilla rossa, ove la terra era rimasta a lungo come pascolo, era uno strato dello spessore di pochi centimetri di terra vegetale di colore oscuro.
      Venne sparsa una certa quantità di creta in pezzi, il 20 dicembre del 1842, sopra una porzione di un campo vicino alla mia casa, che era stato a pascolo certamente per 30 anni, probabilmente pel doppio o pel triplo di questo periodo. I frammenti di creta furono sparsi sul terreno collo scopo di osservare dopo qualche tempo a quale profondità sarebbero scesi. Alla fine di novembre 1871, vale a dire dopo un intervallo di 29 anni, venne praticato un fosso in mezzo a quella porzione del campo; e si potè seguire le tracce di una linea di nodoli bianchi ai due lati del fosso, alla profondità di cent. 17,5 dalla superfice. Perciò la terra vegetale (non comprese le zolle erbose) era stata qui spinta in su a millimetri 5,75 in media all'anno. Sotto alla linea dei noduli di calcare era in alcune parti pochissima terra fina libera da selci, mentre in altre parti ve ne era uno strato dello spessore di cent. 5,8. In quest'ultimo caso la terra vegetale era tutta dello spessore di centim. 22,13, e in quel punto un nodulo di creta e un ciottolo di selce, i quali dovevano essere anticamente alla superfice, si trovarono a quella profondità. Alla profondità di cent. 27,5 e di cent. 28 sotto alla superfice si estendeva l'argilla rossiccia intatta piena di selci. L'aspetto dei noduli di creta suddetti mi sorprese moltissimo dapprima, siccome essi somigliavano molto ai ciottoli logorati dall'acqua, mentre dei pezzi rotti di fresco avrebbero dovuto essere angolosi.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231