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      La trasformazione nell'aspetto di questo campo, che si era fatta sotto ai miei occhi, si rese in seguito molto più evidente, quando esaminai in Knole Park una fitta foresta di alte betulle, sotto alle quali non cresceva nulla. Qui il terreno era cosperso fittamente di grossi ciottoli nudi, e i rigetti dei lombrici mancavano quasi del tutto. Certe linee confuse e certe irregolarità della superfice indicavano che quella terra era stata coltivata qualche secolo fa. È probabile che un fitto bosco di giovani betulle crebbe tanto in fretta che non fu lasciato ai lombrici il tempo sufficente a coprire i sassi coi loro rigetti, prima che il luogo fosse divenuto inetto alla loro esistenza. Comunque sia, il contrasto fra lo stato del campo ora impropriamente chiamato "campo dei sassi", ben fornito di lombrici, e lo stato presente del terreno sotto alle antiche betulle del parco di Knole, ove i lombrici mancavano, era evidente.
      Nel 1843 venne coperto di ghiaia uno stretto sentiero che attraversava un mio prato, con ai lati delle pietre da far da riparo; ma i lombrici mandarono su molti rigetti e l'erbaccia crebbe fitta fra i sassi. Per molti anni il sentiero venne ripulito dalle erbe e spazzato; ma alla fine le erbacce e i lombrici vinsero, e il giardiniere cessò di spazzare, semplicemente falciando le erbacce ogni qualvolta egli falciava il prato. In poco tempo il sentiero divenne quasi coperto, e parecchi anni dopo non rimaneva traccia di esso. Avendo tolto, nel 1877, lo strato sottile di zolle erbose che lo ricopriva, si trovarono le piccole pietruzze al loro posto, coperte da 25 millimetri di terra vegetale.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





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