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      Si possono menzionare qui due relazioni recentemente pubblicate intorno al fatto che delle sostanze sparse sulla superfice di un pascolo erano state sotterrate mercè l'azione dei lombrici. Il rev. H. C. Key fece fare un fosso in un prato, sul quale era stata sparsa molta cenere, come si credeva, diciotto anni prima; e sui lati tagliati ben perpendicolari del fosso, alla profondità di almeno quindici centimetri, si poteva vedere, per un tratto lungo 60 metri, "una fila di ceneri distinta, molto uniforme e stretta, mista a piccoli carboni, parallela perfettamente alla superfice erbosa superiore" (44). Questo parallelismo e la lunghezza della sezione dà un interesse al fatto. In secondo luogo il Dancer (45) afferma che delle ossa stritolate furono sparse sopra a un campo; e "alcuni anni dopo esse furono trovate a parecchi centimetri sotto alla superfice ad una profondità uniforme". Sembra che i lombrici si comportino nello stesso modo nella Nuova Zelanda che in Europa, perchè il prof. J. von Haast descrisse (46) una sezione presso alla costa, composta di micaschisto, "coperta da metri 1,50 a 1,80 di loess, sopra al quale erano stati accumulati circa 30 centimetri di terra vegetale". Fra il loess e la terra vegetale era uno strato di 7,5 a 15 centim. di spessore, composto di "ordigni, ciottoli, schegge, croste, tutte fatte colla roccia dura di basalto".
      È quindi probabile che gl'indigeni, in qualche antico periodo, abbiano lasciato quegli oggetti alla superfice e che in seguito siano stati coperti dai rigetti dei lombrici.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





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