Pagina (133/231)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Bisogna pure notare che sul lato verticale del fosso (che era molto più profondo che non quello rappresentato nella fig. 8) si videro tre nuove buche, che correvano obliquamente molto in giù sotto alla base delle vecchie pareti.
      Vediamo così che molti lombrici vivevano sotto al pavimento e alle muraglie dell'atrio nel tempo in cui furon fatti gli scavi; e che in seguito quasi giornalmente essi portarono in su la terra alla superfice da una profondità notevole. Non vi è la menoma ragione per dubitare che i lombrici abbiano operato in questo modo perchè il pavimento era divenuto sufficentemente guasto da permetter loro di compenetrarlo; e anche prima di quel periodo essi avrebbero vissuto sotto il pavimento, appena era divenuto penetrabile dalla pioggia, cosicchè il terreno sotto si manteneva umido.
      Il pavimento e i muri debbono perciò essere stati continuamente minati; e la terra fina deve essersi ammucchiata sopra ad essi per lo spazio di molti secoli, forse di mille anni. Se le buche sotto al pavimento e sotto ai muri, che probabilmente erano tanto numerose quanto sono ora, non fossero franate nel corso di tempo nel modo da noi spiegato prima, la terra sottostante sarebbe stata solcata di canaletti come una spugna; e siccome questo non era il caso, possiamo essere certi che sono crollate. L'effetto inevitabile di questo franamento durante secoli successivi deve essere stato il lento abbassamento del pavimento e dei muri, e il loro sotterrarsi sotto ai rigetti accumulati dei lombrici.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231