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      Ora siamo preparati per considerare la parte più diretta che i lombrici prendono nella denudazione della terra. Quando io pensavo alla denudazione sub aerea, mi pareva dapprima, come è parso ad altri, che una superfice quasi piana o dolcissimamente in pendio, coperta di zolle erbose, non poteva soffrire nessuna perdita anche durante un lungo periodo di tempo. Si può, tuttavia, suggerire che a lunghi intervalli delle piogge dirotte o dei rovesci d'acqua possono portar via tutta la terra vegetale da un dolce pendìo; ma esaminando i pendìi ripidi, coperti di erbetta in Glen-Roy, fui colpito dal fatto che un tale evento siasi prodotto tanto raramente dopo il periodo glaciale, come si vedeva chiaramente dallo stato di buona conservazione delle tre "strade" successive o margini del lago. Ma la difficoltà di credere che una quantità di terra apprezzabile possa venire esportata da una superfice poco inclinata, coperta di vegetazione e con intrecci di radici, scompare per l'opera dei lombrici. Perché i molti rigetti che vengono emessi durante la pioggia, e quelli emessi prima delle piogge dirotte, scendono per breve tratto sopra a una superfice inclinata. Inoltre una grande parte della terra più fina levigata è trascinata completamente dall'acqua via dai rigetti. Durante il tempo asciutto i rigetti sovente si disfanno in piccole pallottole, e queste pel loro peso rotolano giù dal pendìo. Questo specialmente può seguire quando sono staccate dal vento, e probabilmente quando sono smosse dal tocco di un animale, anche piccolo.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





Glen-Roy