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      Possono quindi conoscere poco di ciò che sta loro attorno nel mondo esterno, e fa meraviglia come possano mostrare una certa abilità nello spalmare le loro buche coi loro rigetti e colle foglie, e, nel caso di alcune specie, ammucchiare i loro rigetti a mo' di edifizi torreggianti. Ma è ancor più sorprendente che possano mostrare un certo grado d'intelligenza invece di un semplice impulso dell'istinto nel modo di turare le bocche delle loro buche. Operano quasi nel modo stesso come farebbe un uomo il quale avesse da chiudere un tubo cilindrico con varie sorta di foglie, di picciuoli, di triangolini di carta, ecc, perché ordinariamente ghermiscono questi oggetti per la parte più aguzza. Ma gli oggetti più sottili sono tirati dentro per lo più per le estremità più larghe. Essi non operano nello stesso modo in tutti i casi, come fanno molti animali inferiori; per esempio, non tirano dentro le foglie pel loro picciuolo, a meno che il gambo sia tanto sottile quanto l'apice, o più stretto di questo.
      Quando noi stiamo a guardare una distesa larga coperta d'erba, dobbiamo ricordarci che la sua levigatezza, dalla quale tanto dipende la sua bellezza, è dovuta in parte all'opera dei lombrici che hanno lentamente spianato tutte le sue scabrosità. È stupendo pensare che tutto il terreno vegetale della superfice di una distesa erbosa qualsiasi è passato e passerà di nuovo ogni tanti anni pel corpo dei lombrici.
      L'aratro è una delle più antiche e più utili invenzioni dell'uomo; ma molto prima che esso esistesse la terra era infatti regolarmente arata, e continua ad essere arata dai lombrici o vermi di terra.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231