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      In alcuni quadrumani, nei lemuri, e specialmente nei carnivori, havvi un foro accanto al capo inferiore dell’omero, detto foro sopra-condiloideo, pel quale passa il grande nervo del membro anteriore, e sovente anche la grande arteria. Ora nell’omero dell’uomo, come hanno dimostrato il dottor Struthers ed altri, in generale si scorge traccia di questo passaggio, e talora è benissimo sviluppato, essendo fatto da un processo dell’osso a mo’ di uncino, terminato da una striscia legamentosa. Quando questo processo esiste, il grande nervo vi passa invariabilmente in mezzo, e ciò dimostra con molta evidenza che è l’omologo e il rudimento del forame sopra-condiloideo degli animali sottostanti. Il professore Turner calcola, come mi ha assicurato, che questo fatto si presenta una volta per cento negli scheletri recenti. Ma questo caso non ha in sè grande importanza, dacchè il forame non è regolarmente presente nei quadrumani superiori. Non è quindi certo, come mi ha fatto osservare il signor Busk, che la sua presenza accidentale nell’uomo sia l’effetto di un residuo o di un regresso ad una primitiva struttura.
      Vi è nell’omero un altro forame, che può venir chiamato intercondiloideo. Questo si presenta in varie scimmie antropoidi ed altre, ma anche in molti animali più bassi, e per accidente nell’uomo. È notevole il fatto che questo forame sembra essere stato molto più frequente nei tempi antichi che non nei presenti. Il signor Busk ha raccolto le seguenti prove intorno a questo argomento: il prof.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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