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      L’Immaginazione è una delle più elevate prerogative dell’uomo. Egli con questa facoltà unisce, indipendentemente dalla volontà, antiche immagini ed idee, e crea così brillanti e nuovi effetti. "Un poeta, siccome osserva Giovan Paolo Richter, il quale deve riflettere se farà dire di sì o di no ad un suo personaggio, il diavolo se lo porti, non è che salma inerte". I sogni ci dànno la miglior nozione di questa nostra potenza; come dice lo stesso Giovan Paolo: "Il sogno è un’arte poetica involontaria". Naturalmente il valore dei prodotti della nostra immaginazione dipende dal numero, dalla accuratezza e dalla chiarezza delle nostre impressioni; dal nostro giudizio e dal gusto nello scegliere e respingere le involontarie combinazioni, e fino a un certo punto dalla nostra potenza a combinarle volontariamente. Siccome i cani, i gatti, i cavalli e probabilmente tutti gli animali superiori ed anche gli uccelli, come è affermato da buone testimonianze, hanno sogni vivaci, e ciò dimostrano coi movimenti e colla voce, dobbiamo ammettere che posseggano una certa potenza d’immaginazione.
      Fra tutte le facoltà, della mente umana, si riconoscerà, credo, che la Ragione è la più elevata. Sono pochi quelli che vorranno negare che gli animali non siano forniti di un certo potere di ragionare. Si possono vedere costantemente animali che si fermano, deliberano e risolvono. È un fatto significante che quanto più un naturalista studia i costumi di un dato animale, tanto più fa larga la parte alla ragione e minore al semplice istinto.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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