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      Sembra anche che qualunque ordinaria serie di pensieri abbia bisogno di qualche forma di linguaggio, perchè una fanciulla sorda, muta e cieca, per nome Laura Bridgman fu veduta muovere le dita mentre sognava. Nondimeno una lunga successione di idee vivaci e ben coordinate può passare per la mente senza l’aiuto di nessuna forma di linguaggio, come vediamo nei sogni prolungati dei cani. Abbiamo anche veduto che i cani da caccia possono fino a un certo punto ragionare: e ciò fanno evidentemente senza l’aiuto di un linguaggio. L’intimo legame che esiste fra il cervello come è oggi sviluppato in noi e la facoltà di parlare è benissimo dimostrato in quelle curiose malattie del cervello nelle quali vien lesa particolarmente la parola, come per esempio quando si perde la memoria dei sostantivi, mentre le altre parole si pronunciano correttamente. Non vi è maggior improbabilità a ciò che gli effetti dell’uso continuo degli organi della voce e della mente siano ereditati, di quello che lo sia la scrittura, che dipende in parte dalla conformazione della mano, e in parte dalla disposizione della mente; ed è certo che la facoltà calligrafica si eredita.
      Non è difficile vedere la ragione per cui gli organi ora adoperati per parlare si siano in origine perfezionati all’uopo, a preferenza di qualunque altro organo: le formiche hanno nelle loro antenne mezzi notevolissimi per comunicarsi le loro idee; ciò è dimostrato da Huber, il quale ha speso un intero capitolo intorno al loro linguaggio. Noi avremmo potuto adoperare le dita come strumenti efficaci, perchè una persona che sia pratica può riferire ad un sordo ogni parola di un discorso rapidamente pronunziato in una pubblica riunione; ma la perdita dell’uso delle nostre mani mentre fossero occupate in quell’esercizio, sarebbe stato un grande inconveniente.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Laura Bridgman Huber