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      Egli considera giustamente il differenziarsi e lo specializzarsi degli organi come una prova di perfezione. Così è pei linguaggi; i più simmetrici e i più complessi non debbono essere messi al di sopra di quelli irregolari, abbreviati ed imbastarditi, che hanno preso ad imprestito vocaboli espressivi ed utili forme di costruzione dalle varie razze conquistatrici, o conquistate, od immigranti.
      Da queste poche ed imperfette osservazioni concludo che la costruzione regolare e sommamente complessa di molte lingue barbare non è una prova che esse siano state originate da un atto speciale di creazione. Neppure, come abbiamo veduto, la facoltà di articolare la parola non offre in se stessa una obiezione insuperabile alla credenza che l’uomo siasi sviluppato da qualche forma inferiore.
      Coscienza di sè, individualità, astrazione, idee generali, ecc. - Sarebbe inutile tentare di discutere queste altissime facoltà, le quali, secondo parecchi recenti scrittori, costituiscono la sola e compiuta differenza tra l’uomo e i bruti, perchè appena due soli scrittori sono d’accordo nelle loro definizioni. Cosiffatte facoltà non possono essere pienamente sviluppate nell’uomo se non quando le sue potenze mentali abbiano raggiunto un livello molto elevato, e ciò implica l’uso di un perfetto linguaggio. Nessuno può supporre che un animale sottostante all’uomo mentre va e viene faccia riflessioni intorno alla vita e alla morte e simili. Ma possiamo noi essere certi che un vecchio cane, dotato di eccellente memoria e di qualche potenza d’immaginazione, come lo dimostra nei suoi sogni, non rifletta mai alle antiche cacce ed ai piaceri che gli hanno procurato?


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830