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      È stato riferito che un Thug indiano sentiva un coscienzioso rammarico di non aver strangolato e derubato tanti viaggiatori come aveva fatto suo padre. In uno stato di rozza civiltà derubare i forestieri è, invero, considerato generalmente come cosa onorevole.
      II grande delitto della schiavitù è stato quasi universale, e gli schiavi sono spesso stati trattati in modo infame. Siccome i barbari non tengon conto dell’opinione delle loro donne, così le mogli sono comunemente trattate come schiave. La maggior parte dei selvaggi vedono con indifferenza i patimenti degli stranieri, o anche ne provano piacere. È cosa nota come le donne e i bimbi degli indigeni del nord-America aiutassero a torturare i loro nemici. Alcuni selvaggi si prendono il barbaro piacere d’incrudelire contro gli animali, e in essi l’umanità è una virtù ignota. Nondimeno sono comuni i sentimenti di simpatia e di benevolenza, specialmente nel caso di malattia, fra i membri di una stessa tribù, e talora si estendono anche oltre i confini di essa. È generalmente noto il commovente racconto che fa Mungo Park della benevolenza dimostratagli dalle donne nere dell’interno dell’Africa. Vi sono molti esempi della nobile fedeltà dei selvaggi fra loro stessi, ma non verso gli estranei; la più comune esperienza mostra la giustezza di quella massima degli spagnuoli: "Non ti fidar mai di un Indiano". Non vi può esser fedeltà senza la verità; e questa virtù fondamentale non è rara fra i membri di una medesima tribù: così Mungo Park ha sentito le donne nere insegnare ai loro bambini ad amare la verità. Inoltre, questa è una di quelle virtù che mette così profonde radici nella mente, che talora viene messa in pratica dai selvaggi anche con proprio danno verso gli stranieri; ma il mentire al vostro inimico è stato raramente considerato come un male, come del resto dimostra troppo chiaramente la moderna diplomazia.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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