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      Sebbene l’uomo possa non essersi modificato molto nell’ultimo periodo della sua esistenza mercè il maggiore esercizio o il difetto di esercizio delle parti, i fatti più sopra riferiti mostrano che per questo riguardo non ha perduto la sua suscettività; e sappiamo con certezza che la medesima legge vige ancora per gli animali sottostanti. In conseguenza possiamo da ciò dedurre, che quando in un’epoca remota i progenitori dell’uomo si trovavano in uno stato di transizione, e stavano mutandosi di quadrupedi in bipedi, è probabile che la scelta naturale sia stata grandemente aiutata dagli effetti trasmessi per l’eredità del maggiore esercizio o del difetto di esso nelle varie parti del corpo.
      Arresti di sviluppo. - L’arresto dello sviluppo è cosa diversa dallo arrestarsi dell’accrescimento, perchè le parti nel primo caso continuano a crescere mentre conservano ancora la loro primiera condizione. Varie mostruosità si presentano per questo caso, e si sa che alcune di esse provengono da una casuale eredità, come il palato fesso. Pel nostro argomento basterà riferire l’arresto di sviluppo del cervello negli idioti microcefali, come è descritto nella grande memoria di Vogt. Il loro cranio è più piccolo, e le circonvoluzioni del cervello sono meno complesse che non nell’uomo normale. La sinuosità frontale, o la sporgenza sopra le ciglia, è molto sviluppata, e le mascelle sono prognate in un grado effrayant; cosicchè questi idioti rassomigliano in certo modo ai tipi più bassi dell’umanità. La loro intelligenza e le loro facoltà mentali sono debolissime.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Vogt