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      Foggiare una selce a mo’ di rozzo utensile, o fare con un osso una freccia dentata o un gancio, richiede l’uso di una mano perfetta; perchè, come osserva il signor Schoolcraft, giudice competentissimo, i frammenti di pietra che hanno forma di coltelli, di lame, o di punte di frecce, mostrano "una abilità straordinaria ed una lunga pratica". Abbiamo la prova di questo fatto in ciò che gli uomini primitivi solevano praticare la divisione del lavoro; ogni uomo non si fabbricava i propri utensili di selce o le proprie rozze stoviglie; ma sembra che certi individui siansi applicati a cosiffatti lavori, ricevendo senza dubbio in ricambio il prodotto della caccia. Gli archeologi sono convinti che deve essere passato un enorme intervallo di tempo prima che i nostri antenati abbiano pensato a foggiare utensili levigati colle schegge delle selci. Un animale somigliante all’uomo, fornito di una mano e di un braccio tanto perfetti da permettergli di scagliare un sasso con precisione o di foggiare con una selce un grossolano utensile, potrebbe fare, senza dubbio, con una pratica sufficiente, quasi ogni cosa, per quello che riguarda la abilità meccanica che può fare un uomo incivilito. La struttura della mano può essere per questo riguardo comparata a quella degli organi vocali, che nelle scimmie sono adoperati per mandar fuori varie grida di segnali, e, in una specie, cadenze musicali; ma nell’uomo organi vocali strettamente simili sono divenuti atti per via degli effetti dell’uso ereditario a8 far udire un linguaggio articolato.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Schoolcraft