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      Infine, noi vediamo nelle scimmie oggi esistenti certe gradazioni fra un modo di incesso simili al tutto a quello di un quadrupede e a quello di un bipede od uomo.
      Mentre i progenitori dell’uomo andavano man mano acquistando una posizione sempre più eretta, e le mani e le braccia loro si modificavano per modo da divenire acconci allo afferrare e ad altri usi, e i piedi e le gambe sopportavano nello stesso tempo i mutamenti necessari per essere più forti sostegni e migliori mezzi per l’incesso, si facevano necessari un numero infinito di altri mutamenti di forma. La pelvi doveva divenire più larga, la spina incurvarsi in special modo, ed il capo mettersi in altra posizione, e tutti questi mutamenti l’uomo li ha raggiunti. Il professore Schaaffhausen asserisce che, "i forti processi mastoidei del cranio umano sono l’effetto della posizione eretta"; e questi processi mancano nell’urango, nello scimpanzè, ecc., e nel gorilla sono più piccoli che non nell’uomo. Si potrebbero qui citare parecchie altre strutture che sembrano aver relazione colla posizione eretta dell’uomo. È difficilissimo decidere fino a qual punto queste relative modificazioni siano l’effetto della scelta naturale, oppure degli effetti ereditati pel maggiore esercizio di certe parti, o dell’azione di una parte sopra un’altra. Senza dubbio questi mezzi di mutamento agiscono e reagiscono fra loro, quindi quando certi muscoli, o le prominenze ossee cui s’inseriscono, divengono più grandi per ragione dell’esercizio usuale, ciò dimostra che certe azioni si compiono abitualmente e debbono essere utili.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Schaaffhausen