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      Per esempio, sembra che le corna dei ruminanti e i grossi denti canini dei babbuini siano stati acquistati dai maschi come armi per la lotta sessuale, ma vengono adoperati per la difesa del branco o dello strupo. Il caso, tuttavia, è al tutto differente per ciò che riguarda certe facoltà mentali come vedremo nel seguente capitolo; perchè queste facoltà sono state principalmente, o anche esclusivamente, acquistate pel benefizio della comunità; mentre gli individui che la componevano venivano a trarne nel tempo stesso un indiretto benefizio.
      Spesso si è mossa al modo di vedere sopra esposto questa obiezione, che l’uomo è una delle creature di questo mondo più inermi e senza difesa; che durante la sua primiera e meno sviluppata condizione egli doveva essere stato ancora più inerme. Per esempio, il duca di Argyll insiste su ciò che "la forma umana ha deviato dalla struttura dei bruti nella direzione di una maggiore fisica inettezza e debolezza. Vale a dire, è una divergenza che fra tutte le altre è quella che meno si possa attribuire alla pura scelta naturale". Egli adduce lo stato del corpo nudo e senza protezione, la mancanza di grossi denti od artigli per difendersi, la poca forza dell’uomo, la poca sua abilità a correre, la scarsa facoltà dell’odorato onde scoprire il cibo o scansare il pericolo. A queste mancanze si potrebbe anche aggiungere la perdita molto più importante della facoltà di arrampicarsi speditamente sugli alberi, tanto da sfuggire ai nemici. Quando si scorge che gli indigeni nudi della Terra del Fuoco possono vivere in quel clima così crudo, non sembra che la perdita del pelo debba essere stata molto dannosa per l’uomo primitivo, se abitava un paese caldo.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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