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      Fare il bene agli altri - fate agli altri ciò che vorreste fatto a voi - è la pietra fondamentale della moralità. Non è quindi possibile esagerare l’importanza che ebbero, durante i tempi più rozzi, l’amore della lode ed il timore del biasimo. Quell’uomo il quale non veniva spinto da nessun profondo ed istintivo sentimento a sacrificare la sua vita pel bene del prossimo, veniva tuttavia indotto a compiere cosiffatte azioni da un senso di gloria, ed il suo esempio doveva svegliare in altri uomini lo stesso desiderio di gloria, e mercè l’esercizio veniva così rinvigorito il nobile sentimento dell’ammirazione. Egli in tal modo recava un bene molto maggiore alla sua tribù che non generando figli dotati di una tendenza ad ereditare il suo nobile carattere.
      L’uomo acquistando maggiore esperienza e ragione può scorgere le più remote conseguenze delle sue azioni, e le virtù riguardanti la persona, come la temperanza, la castità, ecc., le quali durante i periodi primitivi sono state, come abbiamo già veduto, tenute in poco conto, vengono ad essere grandemente stimate ed anche considerate come sacre. Perciò non ho bisogno di ripetere quello che ho detto intorno a questo argomento nel terzo capitolo. In ultimo ne deriva un sentimento molto complesso, che ha la sua prima origine negli istinti sociali, è grandemente guidato dalla approvazione dei nostri confratelli, regolato dalla ragione, dall’interesse proprio, e in tempi ulteriori da sentimenti religiosi, viene confermato dall’istruzione e dall’abitudine, e tutte queste cose riunite costituiscono il nostro senso morale o coscienza.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830