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      Il suo corpo è costrutto sullo stesso disegno omologico degli altri mammiferi, indipendentemente dagli usi a cui le varie parti possono essere destinate. Egli passa per le stesse fasi di sviluppo embriologico. Egli conserva molte strutture rudimentali ed inutili che senza dubbio avevano un tempo un qualche ufficio. Ricompaiono in lui accidentalmente certi caratteri, che abbiamo ogni ragione di credere fossero posseduti dai suoi primieri progenitori. Se l’origine dell’uomo fosse interamente stata diversa da quella di tutti gli altri animali, queste varie apparenze sarebbero solo vuote illusioni; ma una cotale ragione non è ammissibile. D’altra parte, queste apparenze si comprendono, almeno per una larga estensione, se l’uomo17 discende, contemporaneamente agli altri mammiferi, da qualche forma ignota ed inferiore.
      Alcuni naturalisti, colpiti profondamente dalle potenze mentali e spirituali dell’uomo, hanno diviso tutto il mondo organico in tre regni, l’Umano, l’Animale e il Vegetale, dando in tal modo all’uomo un regno separato. Il naturalista non può comparare o classificare le forze spirituali; ma può cercare di dimostrare, come ho fatto io, che le facoltà mentali dell’uomo non differiscono sostanzialmente da quelle degli animali sottostanti, quantunque differiscano immensamente in grado. Una differenza di grado, per quanto grande sia, non ci giustifica di collocare l’uomo in un regno distinto, ciò che sarà meglio dimostrato forse comparando le forze mentali di due insetti, cioè un coccus o gallinsetto ed una formica, che senza dubbio appartengono alla stessa classe.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Umano Animale Vegetale