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      Senza dubbio questo intervallo è riempito dalle forze mentali intermedie di molti altri insetti; e questo non è il caso fra l’uomo e le scimmie più elevate. Ma abbiamo ogni ragione per credere che le lacune nelle serie non sono altro che l’effetto della estinzione di molte forme.
      Il professore Owen appoggiandosi principalmente alla struttura del cervello, ha diviso la serie dei mammiferi in quattro sotto-classi. Una di queste è dedicata all’uomo; in un’altra mette i marsupiali e i monotremi; cosicchè egli considera l’uomo siccome distinto da tutti gli altri mammiferi nel modo in cui questi due ultimi gruppi sono riuniti. Questo modo di vedere non è stato accettato, per quanto mi sappia, da nessun naturalista capace di formare un giudizio indipendente, e quindi non giova che esso sia qui ulteriormente considerato.
      Possiamo comprendere perchè una classificazione che si fonda sopra un singolo carattere od organo, anche quando sia un organo tanto meravigliosamente complesso ed importante quanto il cervello, o sull’alto18 sviluppo delle facoltà mentali non può quasi certamente riuscire soddisfacente. Questo principio è stato invero provato cogli insetti imenotteri; ma quando vennero classificati in tal modo pei loro costumi od istinti, si trovò che la disposizione era al tutto artificiale. Naturalmente le classificazioni possono venire fondate sopra un carattere qualunque, come sulla mole, sul colore, o sull’elemento di dimora; ma i naturalisti da lungo tempo hanno sentito un profondo convincimento che vi è un sistema naturale.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Owen