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      Oltrepasserei i limiti del mio lavoro, e quelli del mio sapere, anche solo menzionando gli innumerevoli punti di struttura nei quali l’uomo concorda cogli altri primati. Il nostro grande anatomico e filosofo prof. Huxley ha pienamente discusso questo argomento, ed è venuto a concludere che l’uomo in tutte le parti della sua organizzazione differisce meno dalle scimmie più elevate, "che non queste dai membri inferiori dello stesso scompartimento. In conseguenza non è per nulla giustificabile il collocare l’uomo in un ordine distinto".
      Sul principio di questo volume ho riferito vari fatti che dimostrano quanto intimamente l’uomo concordi nella costituzione coi mammiferi più elevati; e questo fatto, senza dubbio, dipende dalla nostra intima similarità nelle minute strutture e nella composizione chimica. Come esempio dava l’essere noi soggetti alle stesse malattie, ed alle aggressioni di parassiti affini; i nostri gusti in comune pei medesimi stimolanti, e gli effetti simili che questi e vari medicamenti producono, ed altri fatti consimili.
      Siccome piccoli e poco importanti punti di rassomiglianza fra l’uomo e le scimmie più elevate non sono comunemente notati nelle opere sistematiche, e siccome quando sono numerosi svelano chiaramente la nostra parentela, io specificherò alcuni di questi punti. La posizione relativa delle fattezze evidentemente è la stessa nell’uomo e nei quadrumani; e le varie emozioni sono manifestate con movimenti dei muscoli della pelle quasi simili, specialmente sopra le sopracciglia e intorno alla bocca.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Huxley