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      Non è probabile che un membro di uno degli altri sotto-gruppi inferiori, per la legge di analoghe variazioni, abbia dato origine ad una creatura simile all’uomo, rassomigliante per tanti riguardi alle scimmie antropomorfe più elevate. Non v’ha dubbio che l’uomo, in confronto della maggior parte dei suoi affini, ha sopportato un complesso straordinario di modificazioni, principalmente in conseguenza del grande sviluppo del suo cervello e della stazione eretta; nondimeno dobbiamo porci in mente che egli "non è che una delle varie forme eccezionali dei Primati".
      Ogni naturalista che crede nel principio della evoluzione riconoscerà che le due principali divisioni dei Scimmiadi, cioè le scimmie Catarrine e le Platirrine coi loro sotto-gruppi, sono venute tutte da un qualche antichissimo progenitore. I discendenti primieri di questo progenitore, prima di essersi allontanati gli uni dagli altri per una qualche notevole estensione, hanno dovuto formare ancora un solo gruppo naturale; ma alcune delle specie o generi incipienti hanno dovuto aver già cominciato ad indicare coi loro caratteri divergenti i futuri segni distintivi delle divisioni Catarrina e Platirrina. Quindi i membri di questo supposto antico gruppo non devono essere stati tanto uniformi nel loro sistema dentale o nella struttura delle loro narici come lo sono da una parte le scimmie Catarrine esistenti e da un’altra parte le Platirrine; ma hanno dovuto rassomigliare per questo riguardo agli affini Lemuridi che differiscono grandemente fra loro nella forma del loro muso, e in un grado straordinario nel sistema dentale.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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