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      Il più umile organismo è qualche cosa di molto più elevato che non la polvere inorganica che ci sta sotto i piedi; e nessuno fornito di mente imparziale può studiare una qualche creatura vivente per quanto umile essa sia, senza rimanere preso da entusiasmo per la sua meravigliosa struttura e le sue proprietà.
     
     
      CAPITOLO VII.
      DELLE RAZZE UMANE.
     
      Natura e valore dei caratteri specifici - Applicazione alle razze umane - Argomenti in favore e contrari per considerare le così dette razze umane come specie distinte - Sottospecie - Monogenisti e poligenisti - Convergenza di carattere - Numerosi punti di rassomiglianza nel corpo e nella mente fra le razze umane più distinte - Stato dell’uomo quando cominciò ad estendersi sulla terra - Ogni razza non discende da una sola coppia - Estinzione di razze - Formazione di razze - Effetti dell’incrociamento - Scarsa influenza dell’azione diretta delle condizioni della vita - Scarsa e nessuna influenza della scelta naturale - Scelta sessuale.
     
      Non è mia intenzione descrivere qui le varie razze umane; ma bensì ricercare quale sia il valore delle differenze che passano fra loro dal punto di vista della loro classificazione, e come abbiano avuto origine. I naturalisti, per affermare se due o molte forme affini debbano essere considerate come specie o varietà, si regolano praticamente secondo le seguenti considerazioni: cioè, la somma delle differenze fra loro, e se queste si riferiscano a pochi o molti punti di struttura; e se abbiano importanza fisiologica; ma più specialmente se siano costanti.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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