Pagina (222/830)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La costanza del carattere è ciò che agli occhi del naturalista ha maggior valore e si ricerca maggiormente. Ogniqualvolta si possa dimostrare, o sia reso probabile, che le forme in questione siano rimaste per un lungo periodo distinte, questo diviene un argomento di molto peso per poterle considerare come specie. Anche un lieve grado di sterilità fra due forme quando si vennero dapprima incrociando, o nella loro prole, viene generalmente considerato come una testimonianza decisiva della loro speciale distinzione; e la loro continuata persistenza nel non mescolarsi nella stessa area viene per solito accettata come una sufficiente evidenza, sia di un certo grado di mutua sterilità, o, nel caso di animali, come una certa ripugnanza ad un mutuo accoppiamento.
      Indipendentemente dal mescolarsi per via dell’incrociamento, l’assoluta mancanza, in una regione bene esplorata, di varietà che colleghino assieme due date forme molto affini, è probabilmente il più importante criterio della loro specifica distinzione; e questa è una considerazione in certo modo differente dalla semplice costanza di carattere, perchè due forme possono essere variabilissime e tuttavia non presentare varietà intermedie. Spesso la distribuzione geografica vien portata inconsapevolmente e talora consapevolmente in causa; cosicchè certe forme che vivono in due aree lontanissime fra loro, nelle quali la maggior parte degli altri abitanti sono specificamente distinti, sono esse stesse usualmente considerate come distinte; ma, invero, questo non aiuta a distinguere le razze geografiche dalle cosidette buone o vere specie.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830