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      Il signor Harrison Weir mi scrive che egli ha preso informazioni presso vari allevatori di Maiali, e la maggior parte di quegli allevatori calcola che le nascite di maschi e di femmine sono circa come 7 a 6. Quello stesso signore ha allevato per molti anni Conigli, ed ha notato che si producono molto più maschi che non femmine.
      Intorno ai mammiferi allo stato di natura non ho potuto sapere gran cosa su questo particolare.
      Per quello che riguarda il topo comune non ho ricevuto che ragguagli contradittori, Il signor R. Elliot di Laighwood mi informa che un cacciatore di topi gli ha assicurato di aver sempre trovato un grande eccesso di maschi, anche nei piccoli da nido. In conseguenza di ciò, il signor Elliot stesso esaminò dopo qualche centinaia di adulti, e trovò che quella asserzione era vera. Il signor F. Buckland ha allevato moltissimi topi bianchi, ed egli crede pure che i maschi superino moltissimo in numero le femmine. Riguardo alle Talpe, si dice che i maschi sono molto più numerosi delle femmine; e siccome la caccia di questi animali è una occupazione speciale, questo asserto può forse meritare fede. Sir A. Smith descrivendo una antilope dell’Africa meridionale (Kobus ellipsiprymnus), osserva che nelle mandre di questa e di altre specie i maschi sono pochi a petto delle femmine; gli indigeni credono che nascono in quella proporzione; altri credono che i maschi giovani siano espulsi dalle mandre, e sir A. Smith dice che quantunque non abbia mai veduto mandre composte di maschi giovani soli, altri asseriscono che questo fatto ha luogo.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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