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      Wallace intorno a questo argomento. Per esempio, a nessuno potrebbe venire in mente che la perfetta trasparenza delle meduse possa servir loro di protezione; ma quando Fläckel ci fa osservare che non solo le meduse ma molti molluschi galleggianti, crostacei, ed anche pesciolini oceanici hanno la stessa struttura vitrea, non possiamo guari mettere in dubbio che essi così riescono a sfuggire agli uccelli pelasgici e ad altri nemici.
      Malgrado la nostra ignoranza intorno al limite cui può giungere la protezione operata in molti casi dal colore, la ragione più probabile da assegnare alle splendide tinte di molti fra gli animali più bassi sembra essere che quei loro colori sono l’effetto diretto o della natura chimica o della minuta struttura dei loro tessuti, indipendentemente da qualunque benefizio che così ne derivi. Pochissimi colori son più belli di quelli del sangue arterioso; ma non v’ha ragione per supporre che il colore del sangue sia in se stesso un vantaggio; e sebbene dia maggior bellezza alla guancia di una fanciulla, nessuno pretenderà che sia stato acquistato per questo scopo. Parimente, in molti animali, specialmente nei più bassi, la bile è riccamente colorita; così la somma bellezza delle eolidie è dovuta principalmente, come ho imparato dal sig. Hancock, alle ghiandole biliari che si scorgono attraverso gli integumenti translucidi; e questa bellezza non è probabilmente di nessun utile a questi animali. Le tinte delle foglie appassite delle foreste americane sono descritte da tutti siccome splendide; tuttavia nessuno può supporre che quei colori siano di alcun vantaggio per gli alberi.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Fläckel Hancock