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      In molte specie di farfalle le superfici superiori nelle ali hanno colori oscuri e questo, secondo ogni probabilità, dà loro la facoltà di poter sfuggire all’osservazione ed al pericolo. Ma quando le farfalle si posano, allora andrebbero soggette ad essere aggredite dai loro nemici; e quasi tutte le specie quando si riposano rialzano le loro ali verticalmente sul dorso, cosicchè le parti più basse sole sono esposte alla vista. Quindi è questa parte che in molti casi è evidentemente colorita per modo da imitare le superfici sulle quali questi insetti sogliono posare. Il dottor Rössler, credo, notò pel primo la rassomiglianza delle ali chiuse di certe Vanesse e di altre farfalle colla corteccia degli alberi. Si possono citare all’uopo molti fatti analoghi e notevoli. Il più interessante è quello riferito dal signor Wallace di una farfalla comune indiana e di Sumatra (Kallima), che scompare come per incanto appena si posa sopra un cespuglio; perchè nasconde il capo e le antenne sotto le ali chiuse, e queste non possono nè per la forma, nè pel colore, nè per le venature, essere distinte da una foglia secca munita del suo picciuolo. In alcuni altri casi la superficie inferiore delle ali è brillantemente colorita, e tuttavia questi colori servono di protezione; così nella Thecla rubi le ali quando son chiuse hanno un colore verde-smeraldo e rassomigliano alle giovani foglie del rovo, sul quale questa farfalla suole posarsi sovente in primavera.
      Quantunque le oscure tinte della superficie superiore ed inferiore di molte farfalle servano senza dubbio a nasconderle, tuttavia non possiamo già estendere questo modo di vedere ai colori brillanti e appariscenti di molte specie, come per esempio nelle nostre Vanesse, nelle farfalle bianche Cavolaie (Pieris), o nel grande Papilio che gira sopra gli aperti terreni paludosi, perchè queste farfalle divengono così visibili ad ogni creatura vivente.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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