Pagina (417/830)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      D’altra parte le femmine dai colori smorti sopravviverebbero, e così si può credere che avrebbero un’azione assai spiccata sul carattere delle specie - sia nei due sessi od in un solo, secondo la forma di eredità prevalente. Ma non bisogna dimenticare che i maschi escono dalla crisalide alcuni giorni prima che non le femmine, e durante questo tempo, mentre le femmine non nate ancora sono al sicuro, i maschi dai colori vivaci sarebbero esposti al pericolo, e la eliminazione dei colori appariscenti non avrebbe maggior effetto per un sesso che non per l’altro.
      È una considerazione più importante quella che le femmine dei lepidotteri, siccome osserva il signor Wallace, e che ogni raccoglitore conosce, volano in generale più lentamente che non i maschi. In conseguenza questi ultimi, se pei loro vivaci colori corrono maggior pericolo, possono bensì sfuggire meglio ai loro nemici, mentre le femmine colorite come essi verrebbero distrutte; e così le femmine avrebbero maggiore azione nel modificare i colori della loro prole.
      Vi è pure un’altra considerazione: i colori brillanti, per ciò che riguarda la scelta sessuale, non sono comunemente di nessuna utilità alle femmine; cosicchè se le ultime variarono in splendidezza, e le variazioni furono limitate sessualmente nella loro trasmissione, ha dovuto dipendere dal semplice caso se le femmine sono state più brillantemente colorite; e ciò avrebbe condotto a diminuire in tutto l’ordine il numero delle specie colle femmine vivacemente colorite in confronto delle specie che hanno maschi dai colori vivaci.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Wallace