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      Che cosa dunque dobbiamo noi concludere rispetto ai tanti pesci nei quali i due sessi posseggono colori splendidi? Il signor Wallace crede che le specie che frequentano gli scogli ove abbondano i coralli ed altri organismi dai colori brillanti, siano così vistosamente colorite onde sfuggire ai loro nemici; ma secondo la mia ricordanza essi divenivano così molto più vistosi. Nelle acque dolci dei Tropici non vi sono coralli brillantemente coloriti o altri organismi ai quali i pesci possono rassomigliare, tuttavia molte specie del fiume delle Amazzoni hanno colori brillanti, e molti fra i Ciprinidi carnivori dell’India, sono ornati di "linee longitudinali brillanti di varie tinte". Il signor M’Clelland descrivendo questi pesci va tanto oltre da supporre che la particolare vistosità dei loro colori "serve come un miglior segno pei martin pescatori, le sterne ed altri uccelli, che sono destinati a tenere entro un giusto limite il numero di questi pesci"; ma ai nostri giorni pochi naturalisti ammetteranno che un animale qualunque sia stato reso vistoso onde agevolare la propria distruzione. È possibile che certi pesci possano essere stati resi belli onde avvertire gli uccelli e gli animali rapaci (come è stato spiegato rispetto ai bruchi) che non sono mangiabili; ma non si sa, credo, che nessun pesce, almeno di acqua dolce, sia respinto come disgustoso dagli animali che divorano i pesci. In complesso, il modo di vedere più probabile rispetto ai pesci i due sessi dei quali hanno colori brillanti, è quello che i loro colori sono stati acquistati come ornamento, e sono stati trasmessi in un grado uguale o quasi uguale all’altro sesso.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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