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      In una starda indiana (Sypheotides auritus) le piume che formano i ciuffi delle orecchie, e che sono lunghe circa dieci centimetri, terminano pure a disco. Le barbe delle penne di vari uccelli molto distinti sono filamentose o piumose, come in alcuni Aironi, Ibis, Uccelli di Paradiso e Gallinacei. In altri casi le barbe scompaiono, lasciando nudi gli steli; e questi della coda della Pararlisea apoda giungono alla lunghezza di novanta centimetri. Le penne più corte quando sono così denudate sembrano setole, come si vedono sul petto del tacchino. Come ogni foggia passeggera di vestiario viene ammirata dall’uomo, così negli uccelli ogni mutamento della struttura o nel colorito delle piume nel maschio sembrano essere state ammirate dalla femmina. Il fatto che le piume di gruppi al tutto distinti sono state modificate in un modo analogo dipende senza dubbio primariamente da ciò che tutte le piume avendo quasi la stessa struttura e lo stesso modo di sviluppo, hanno conseguentemente tendenza a variare nello stesso modo. Vediamo sovente una tendenza ad una analoga variabilità nel piumaggio delle nostre razze domestiche che appartengono a specie distinte. Così i ciuffi sono comparsi in parecchie specie. In una varietà estinta di tacchini il ciuffo consisteva di piume nude sovrastate da piume caluginose, per cui rassomigliavano, fino a un certo punto, alle penne a foggia di racchette sovra descritte. In certe razze di piccioni e di polli le penne sono piumose con qualche tendenza ad avere lo stelo nudo.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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